SQUILLACE (CZ) – Vandali hanno bruciato la loro casa, famiglia vive in un furgone
La famiglia ha chiesto aiuto al Comune che, però, ha le casse vuote. Per superare almeno la prima fase dell’emergenza i Servizi sociali si sono attivati per trovare un’abitazione. Nello stesso tempo amministratori e dipendenti comunali hanno avviato una raccolta fondi
Fonte: articolo di Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 12 agosto 2014)
SQUILLACE (CZ) – 12 AGOSTO 2014 – La loro casa è inagibile. Un incendio l’ha danneggiata seriamente. Servirebbero almeno trentamila euro per rimetterla in sesto. Intanto, ora sono costretti a dormire all’addiaccio, trovando posto in un furgone. Lo stesso mezzo utilizzato per il lavoro.
Vittime una coppia con la loro bambina di 6 anni. Accade a Squillace. Siamo nella contrada “Fiasco Baldaya”, in via Penelope, a pochi metri dalla vecchia statale ionica 106. L’8 agosto scorso, alle prime luci dell’alba, qualcuno è penetrato furtivamente nell’abitazione di R.G., che di mestiere fa il giostraio, mentre la compagna, L.G., è una cantante itinerante.
Dalla stanza adibita a sala di registrazione sono stati rubati un televisore e due computer portatili, poi è stato appiccato il fuoco, che ha distrutto il resto delle attrezzature e pregiudicato seriamente tutta la struttura della casa. Sul posto sono giunti i carabinieri. I loro rilievi hanno confermato l’intrusione degli ignoti ladri-vandali.
Lo stesso giorno il giostraio si è recato in Municipio per un incontro col sindaco, a cui ha chiesto aiuto per sé e la sua famiglia. La pratica è passata nelle mani dell’assessore comunale ai Servizi sociali, Rosetta Talotta, la quale ora è impegnata nella ricerca di una degna sistemazione della famigliola. Intanto, la Talotta ha lanciato un appello per superare almeno la prima fase dell’emergenza.
I primi segnali di solidarietà sono giunti dagli stessi amministratori squillacesi e dai dipendenti comunali che hanno avviato tra di loro una raccolta di offerte in denaro da destinare alla famiglia disagiata.
«Le casse comunali – rileva Talotta – sono vuote, per cui occorre un concreto sostegno anche da parte dei nostri concittadini per superare questa grave emergenza, che riguarda una famiglia con una piccola bimba. Speriamo tanto nella sensibilità e nella generosità della popolazione, perché si possa dare un’adeguata sistemazione a queste persone in difficoltà».