20 Agosto 2018
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SQUILLACE, LA STORIA DI SABETTA GUASTA LIETTI NELL’ULTIMO LIBRO DI PINO VITALIANO
Il volume, “Cronache enotrie: storie di una puttana che divenne santa”, verrà presentato oggi al Castello Normanno
di Franco POLITO
SQUILLACE (CZ) – 20 AGOSTO 2018 – “Cronache enotrie. Storie di una Puttana che divenne Santa”.
E’ il titolo dell’ultima fatica letteraria di Pino Vitaliano. Il libro sarà presentato oggi, alle ore 18, nella suggestiva cornice del Castello Normanno squillacese.
Pino Vitaliano esordisce con “i ricordi di un ulisside”, un libro intimista e poetico, con la prefazione di Dante Maffia. Un viaggio nostalgico nella memoria, una sorta di confessione che il protagonista, Ulisse, fa attraverso gli sguardi dei personaggi femminili dell’Odissea. Penelope, Nausicaa, Circe, Calipso, Athena mettono a nudo le sue debolezze di uomo perennemente alla ricerca di un amore impossibile.
“Il paese dei pazzi”, con la prefazione dell’antropologo Pietro Clemente, è il suo secondo libro. Una serie di racconti della memoria che riportano in vita personaggi, luoghi, situazioni di un popolo che ha smarrito il suo passato.
Storie che si animano in un luogo dove la follia è sempre stata di casa, anche fuori dal manicomio, l’emblema di una cultura e di ma civiltà che oggi sono state dimenticate.
“Cronache enotrie: storie di una puttana che divenne santa” è il primo romanzo di Pino Vitaliano, che narra le storie di un paesino dell’entroterra calabrese nel primo dopoguerra del secolo scorso.
Intorno alla figura della protagonista, Sabbetta guasta lietti, le vicende di personaggi straordinari che segnano il tempo di un luogo lontano dalla storia. Un mondo chiuso, dove l’unico motivo degno di nota è la vita di una donna che diventa puttana dopo aver stretto un patto col diavolo, e che alla fine, per una serie di strane coincidenze taumaturgiche, la gente la vuole santa.
Pino Vitaliano sta lavorando al suo prossimo libro, “Non smettere di mancarmi”, un racconto in chiave moderna che si ispira al mito di Eros e Psiche.