10 Aprile 2019
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SQUILLACE NELLA NUOVA GUIDA TOURING CLUB E AICC
Strumento di consultazione concepito nell’ambito del progetto “Mater ceramica”
di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud)
SQUILLACE (CZ) – 10 APRILE 2019 – C’è anche la città di Squillace nella nuova guida realizzata dal Touring Club e dall’Aicc (Associazione italiana città della ceramica).
Un interessante strumento di consultazione concepito nell’ambito del progetto “Mater ceramica” (mappatura arte, tecnologia e ricerca della ceramica italiana) che si propone appunto di mappare e documentare la realtà ceramica italiana e di rafforzarne la competitività.
Quella della ceramica è un’attività artigianale ancora oggi vivace, nella quale l’innovazione tecnica riannoda i fili della tradizione. Ceramica, maiolica, porcellana, terracotta, terraglia: manufatti diversi, eppure simili, realizzati con terre idonee alla lavorazione al tornio e decorati da mani sapienti.
La guida accompagna nelle quaranta suggestive città della ceramica italiane, tra cui Squillace, unico comune calabrese a far parte dell’Aicc e che vanta una tradizione millenaria. «È stato questo – dichiara l’ex assessore comunale al turismo di Squillace, Giusy Ciciarello – l’ultimo impegno del mio assessorato, prima della revoca della delega da parte del sindaco e prima della sospensione del consiglio comunale decisa dalla Prefettura di Catanzaro con la nomina di un commissario».
«La guida, dal titolo “Le città della ceramica” – aggiunge Ciciarello – è uno straordinario volume in cui si susseguono le località rinomate per la manifattura della ceramica. Grazie a questa guida si possono trovare i musei per ammirare porcellane barocche e rococò, terrecotte popolari e capolavori liberty; entrare nei laboratori per conoscere esperti ceramisti mentre creano manufatti dal design moderno.
Ci si può rendere conto come un’attività artigianale, ancor oggi vivace ed economicamente importante, si possa rinnovare nel rispetto della tradizione. Il tutto si svolge in un contesto di grande bellezza e suggestione: città che hanno conservato straordinari valori ambientali, storici e culturali».
La caratteristica principale della ceramica squillacese è “l’ingobbio e il graffito”, secondo una tecnica assai simile a quella bizantina, che trae la sua origine dalla Magna Grecia e che, dopo tanti secoli, ancor oggi si tramanda, costituendo un indubbio esempio di altissima qualità e tradizione storica.
La tradizione squillacese affonda le radici nei rapporti con l’Impero di Bisanzio e si fregia del marchio doc, a tutela della produzione con specifiche caratteristiche tecniche.