4 Giugno 2018
155
SQUILLACE, PENSIONATO MORTO A POLICLINICO: INIZIATO DIBATTIMENTO
Uomo di 71 anni è deceduto il 9 maggio 2014 mentre si trovava ricoverato nel reparto di “Unità terapia intensiva cardiologica”
di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud)
SQUILLACE (CZ) – 4 GIUGNO 2018 – Ha avuto inizio lunedì 28 maggio al Tribunale di Catanzaro l’udienza dibattimentale, dinanzi al giudice Giacinta Santoianni, del processo per presunto omicidio colposo a carico di quattro medici del Policlinico universitario di Catanzaro, in relazione alla morte del 71enne Antonio Occhionorelli, di Squillace, avvenuta il 9 maggio 2014 mentre si trovava ricoverato nel reparto di “Unità terapia intensiva cardiologica”.
Si tratta del cardiochirurgo Pasquale Mastroroberto e dei cardiologi Pasquale Napoli, Luigi Irrera e Giuseppina Mascaro. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, Occhionorelli, dopo essere stato trasferito dall’ospedale di Soverato nel Policlinico, sarebbe deceduto per una “sinergia letale”.
I medici non sarebbero intervenuti per arrestare il calo di emoglobina. Il cardiochirurgo “ometteva e, comunque, tardava ingiustificatamente l’esecuzione di un intervento di rivascolarizzazione miocardica al manifestarsi di uno stato di angina instabile”; i tre cardiologi “omettevano la prescrizione e l’effettuazione di una emotrasfusione”.
Si sarebbe così trattato di un duplice errore professionale e di una morte avvenuta “per colpa consistita in negligenza, imprudenza e imperizia e nella violazione delle regole e raccomandazioni delle Linee-guida in materia sanitaria”.
Il giudice ha ammesso i testi, i periti della Procura e quelli di parte, oltre ad acquisire al fascicolo del dibattimento una nutrita produzione documentale, anche clinica, rinviando il processo all’11 febbraio prossimo per l’escussione dei figli di Occhionorelli, Luca e Savino, e i funzionari del “Nucleo investigativo sanità ambiente”, e fissando al 25 febbraio successivo l’udienza per il prosieguo dell’istruttoria dibattimentale.
La famiglia Occhionorelli è difesa dagli avvocati Bova e Lomonaco; il cardiochirurgo Mastroroberto dagli avvocati Savastano e Vista; i dottori Irrera e Napoli dall’avvocato Ioppoli; la dottoressa Mascaro dall’avvocato Cinturino.