SQUILLACE – PERSONALE GIUDICE DI PACE, IL SINDACO RHODIO SCRIVE ALLE AUTORITA’ GIUDIZIARIE
Il primo cittadino ha anche interessato il presidente Renzi, il ministro Orlando, il prefetto Cannizzaro e l’Anci
di s.t.
SQUILLACE – 13 APRILE 2014 – Il primo cittadino di Squillace Guido Rhodio, quale sindaco capofila dell’associazione intercomunale comprendente anche Amaroni, Gasperina, Montauro, Palermiti, Stalettì e Vallefiorita, ha rivolto una viva preghiera ai presidenti del tribunale e della corte d’appello di Catanzaro al fine di disporre la rimozione delle difficoltà di funzionamento soprattutto in relazione all’improvvisa mancata prosecuzione dell’applicazione del personale statale finora assegnato all’ufficio del giudice di pace di Squillace.
Rhodio ha interessato anche le autorità istituzionali competenti (presidente Renzi, ministro Orlando, prefetto Cannizzaro) e l’Anci nazionale e regionale, perché sia immediatamente consentita una fase transitoria, durante la quale i comuni possano formalizzare gli atti e le procedure previsti dalle leggi vigenti.
<<Condivido totalmente e sostengo con vigore – afferma Rhodio – le ragioni rappresentate nei giorni scorsi dagli avvocati dei comprensori di Squillace e di Borgia per quanto riguarda il riavvio degli uffici dei giudici di pace, dopo la decisione del ministero di confermarne il funzionamento. Lo Stato non può, infatti, privare il territorio di un servizio fondamentale, come quello di giustizia, soltanto per sopperire ad esigenze di personale pur comprensibili che attanagliano gli uffici statali di livello maggiore, pretendendo dagli enti locali provvedimenti sostitutivi a tamburo battente, quando ancora è freschissima la decisione (neanche dieci giorni e ancora senza un decreto formale) del livello centrale di mantenere alcuni gli uffici giudiziari di base (come Squillace e Borgia), che dovrebbero essere penalizzati non si capisce in ossequio a quale ragione giuridica od organizzativa. Non pare, infatti, un criterio ragionevole lasciare in balìa di se stessi gli uffici dei giudici di pace, senza consentire il tempo congruamente tecnico ai comuni, che dovranno subentrare nella gestione, di attivare scrupolosamente tutte le procedure di legge, e secondo la normativa vigente nell’ordinamento degli enti locali, sia per organizzare la nuova struttura amministrativa e di supporto ai magistrati (bilancio annuale e pluriennale, pianta organica, ecc.) E sia per procedere al reclutamento del personale adeguatamente qualificato e formato».
Il sindaco Rhodio ha anche richiesto ai presidenti del tribunale e della corte d’appello di essere ricevuto al più presto, magari con una delegazione di sindaci, per poter illustrare più dettagliatamente le preoccupazioni e le esigenze delle amministrazioni comunali.