SQUILLACE, UN’ARTISTA ISPIRATA DALLE FATE

Concetta Gallo, titolare della bottega artigiana “Decò Art”, ha presentato la nuova collezione di gioielli “I Tri Cerzi”

Articolo e foto di Franco POLITO

SQUILLACE (CZ) – 26  AGOSTO 2018 – Un luogo che diventa un logo. Un logo che intende riscoprirlo e valorizzarlo.

Si chiama “I tri cerzi” (le tre quercie): è una località squillacese particolare. Misteriosa. Romantica e poetica. Secondo la leggenda è stata creata dalle fate per consentire alle coppiette di appartarsi e giurarsi eterno amore. Sotto i tre alberi secolari che svettano imperiosi sono sfioriti innumerevoli amori.

Fate, magia, amore, amicizia, sentimento: gli ingredienti giusti per ispirare artisti, poeti, cantori. Trae spunto da lì, l’omonima canzone in vernacolo calabrese di Lino Pedatella, scrittore “bruzio” da una vita trapiantato a Milano. Non uno qualunque. Uno, che invece, l’anno scorso ha vinto il concorso per entrare nella scuola di Mogol.

E siccome l’arte chiama l’arte, (a sua volta) affonda nei versi della lirica la nuova linea di gioielli di Concetta “Tina” Gallo, titolare della bottega artigiana – atelier “Decò Art”, una delle massime espressioni della fiorente e rinomata tradizione ceramista squillacese.

Concetta  (guarda un po’) l’ha chiamata “I Tri Cerzi”. Il logo, creato dal grafico Davide Laugelli, sintetizza l’essenza del luogo. Lo stile sobrio ed essenziale riproduce le tre querce. La loro ombra prende forma in una trilogia di cuori. Sono l’essenza pulsante dell’amore, dell’amicizia e della solidarietà.

Concetta Gallo li ha trasferiti nelle sue creazioni in argilla bianca decorata e “cristallinata”. Bianco e rosso: nei due colori dei manufatti si respira il prodigio di mani sapienti. Ogni ciondolo e oggetto per la casa vive del mistero delle tre querce. Il particolare si nutre della tradizione  e la riveste di rispettosa modernità. Su alcune realizzazioni spuntano alcune frasi del canto ispiratore. Su altre, invece, ci sono piccole pergamene che riportano frasi d’amore.

Logo, luogo, oggetti: il triangolo è perfetto. L’amore per il posto in cui si vive emerge prepotente. L’arte di Concetta lo sublima in maniera delicata. Tutto il contorno della Bottega, nata nel 2001. trasuda di squillacesità.

La passione di Concetta per l’argilla, perfezionata dagli studi al locale Istituto d’Arte e dalla collaborazione con i maestri artigiani del posto, ha trovato naturale nel recupero e nel rilancio dell’arte ceramica del luogo. 

Graffiti e riproduzioni, ceramiche, servizi e maioliche, bomboniere, articoli da regalo, applique e lampadari, maschere e collane da oltre venti anni riempiono la sala esposizione di corso Guglielmo Pepe, nel cuore di Squillace antica.

E “I Tri Cerzi” ne sono la nuova frontiera. Ne allargano gli orizzonti accelerando dalla loro progenie. « Regalare un oggetto con il simbolo de “I Tri Cerzi – ci dice Concetta, affiancata dal marito Mimmo Laugelli e dalle figlie Emanuela e Silvia –  è un gesto di amore e di amicizia che permette alla leggenda di continuare preziosa e indelebile nel tempo».

Preziosa e indelebile come l’arte di Concetta Gallo, la maestra ceramista ispirata dalle fate.