STALETTI’ (CZ) – Dipendenti Lsu – Lpu da quattro mesi senza stipendio
Indetto lo stato di agitazione. Pronti allo sciopero. <<Ricevere lo stipendio, dopo aver lavorato, è un diritto non un “optional”>>
di REDAZIONE
STALETTI’ (CZ) – 11 MAGGIO 2015 – Protestano, dicendosi pronti allo sciopero dopo aver proclamato lo stato di agitazione. Sono i 26 ex Lsu – Lpu, in servizio al Comune stalettese, da più di quattro mesi senza stipendio. Adesso però non ci stanno più. Hanno smosso la Cisl Fp che ha organizzato un incontro a cui era presente il segretario provinciale Tommaso Scozzafava.
Nel corso della riunione i lavoratori hanno manifestato il loro disappunto <<per le argomentazioni fornite da sindaco e organo gestionale, poggiate su generici ed incomprensibili “adempimenti burocratici non completati” senza sapere da chi e perché>>.
I lavoratori, quindi, dopo aver proclamato lo stato di agitazione si sono rivolti al primo cittadino Concetta Stanizzi e al prefetto di Catanzaro Luisa Latella. Vogliono vederci chiaro. Perché, nonostante lo stipendio che non arriva, stanno continuando a lavorare <<per rispetto della collettività e delle istituzioni>>. Dall’amministrazione comunale, almeno fino ad ora, non è emersa <<alcuna apertura>>.
I lavoratori hanno messo in risalto lo stato di disagio delle famiglie. A fronte <<delle vacue promesse – è venuto fuori dalla riunione – sia da parte dell’apparato politico che tecnico, ad oggi, a distanza di quatto mesi (è in corso il quinto), senza alcuna giustificazione plausibile, l’apparato gestionale dell’ente non ha emesso alcun ordine di pagamento stipendiale, mettendo in seria difficoltà i lavoratori e le loro famiglie>>. Tutto questo, partendo dal principio secondo cui <<ricevere un salario, a fronte di una prestazione erogata, è un diritto non un optional>>.
A loro sostegno è intervenuto anche il gruppo consiliare “Stalettì da vivere” che dice di non comprendere <<l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Concetta Stanizzi nel non voler affrontare con serietà ed energia il pagamento delle somme dovute e già disponibili nelle casse comunali. Non comprendiamo le ragioni di questa inerzia amministrativa determinatasi ormai da due anni su tutte le questioni che ineriscono il fare della buona amministrazione>>.