11 Maggio 2019
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TANICA DI BENZINA SOTTO CASA DELLA SUA VITTIMA, ARRESTATO 69ENNE
In manette un pensionato di Conflenti, noto pregiudicato. E’ accusato di avere sottoposto una giovane donna a una continua persecuzione e oppressione al punto da diventarne una “spia”
di REDAZIONE
CONFLENTI (CZ) – 11 MAGGIO 2019 – Finalmente troverà pace una giovane donna di poco più di quarantanni, ossessionata dalle condotte del suo presunto stalker e che da oltre quattro mesi era in cerca di sicurezza, sarebbe stata costretta a “stare costantemente con il cellulare in mano, in modo tale che se viene … a farmi del male, io posso chiedere aiuto”.
Si tratta di M. R., pensionato di anni 69, noto pregiudicato di Conflenti, arrestato dai Carabinieri della locale Stazione per il reato di atti persecutori, ai sensi dell’art. 612bis, in esecuzione all’Ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Lamezia Terme su richiesta di quella Procura della Repubblica.
Le indagini, condotte dai militari di Conflenti, hanno permesso di ricostruire minuziosamente l’intera vicenda sin dal mese di gennaio 2019, avvalendosi della preziosa collaborazione della vittima e di altre persone informate sui fatti, avrebbero fatto emergere un quadro inquietante con gravi indizi di colpevolezza a carico del predetto.
Infatti, da oltre quattro mesi, la stessa vittima sarebbe stata costretta a subire inseguimenti e sorpassi in auto a forte velocità sia quando era da sola che in compagnia, molestie, incessanti telefonate anche anonime, mute, diurne e notturne, insulti e minacce, appostamenti anche allorquando si recava in Caserma e, da ultimo, l’intimidazione attraverso il posizionamento di una tanica di benzina sotto l’abitazione.
Insomma un collaudato e ben pianificato processo di persecuzione e sistematica oppressione, una serie di condotte morbose, ossessive e vessatorie che sarebbero state poste in essere dallo stalker nei confronti della vittima cagionando alla stessa un perdurante e grave stato di ansia, di paura e prostrazione psicologica, ingenerando un concreto e tangibile timore per l’incolumità propria, oltre che dei prossimi congiunti, tanto da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita.
I continui interventi e le indagini della Stazione Carabinieri di Conflenti hanno consentito di evitare conseguenze ulteriori e di raccogliere, di concerto con l’Autorità Giudiziaria, gli elementi necessari per addivenire alla misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di M. R., con la contestuale prescrizione del divieto di comunicare, anche telefonicamente e telematicamente, con persone diverse da quelle che con lui coabitano.