5 Febbraio 2016
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PRESERRE (CZ) – PONTE “FOSSO BARBIERI” VIETATO AI MEZZI PESANTI
Indagini strutturali vigili del fuoco evidenziano “erosione base tubo cilindrico in ferro”. Collega Chiaravalle con Torre di Ruggiero
di Franco POLITO
TORRE DI RUGGIERO (CZ) – 5 FEBBRAIO 2016- “Divieto di transito, escluso mezzi autorizzati e di soccorso, per i veicoli di peso complessivo a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate lungo il ponte “Fosso Barbieri” che collega la strada “Barbieri” del Comune di Chiaravalle Centrale e la strada “Trolino” del Comune di Torre di Ruggiero”.
E’ quanto dispone un’ordinanza del responsabile del servizio di polizia municipale di Torre di Ruggiero, Vito Sangiuliano, e del collega di Chiaravalle Centrale, Pietro Sestito. Tradotto, per un pò di tempo ponte inibito ai mezzi pesanti.
Il provvedimento, in vigore fino a quando non sarà eliminato il pericolo creatosi e, comunque, fino al ripristino delle necessarie condizioni di sicurezza per la circolazione stradale, si è reso necessaria per tutelare l’incolumità pubblica stante l’insicurezza del ponte.
Il Dipartimento dei vigili del fuoco di Catanzaro evidenzia come su quel cavalcavia “non è dato passare” ai mezzi di un certo peso. In particolare le verifiche strutturali effettuate dai vigili del fuoco hanno rilevato “l’erosione della base del tubo cilindrico in ferro” della struttura.
Insomma, tutto e di più per indurre Sangiuliano e Sestito ad emanare il divieto, segnalato tra l’altro con apposita segnaletica verticale, e imporre l’utilizzo di percorsi alternativi per andare da Chiaravalle a Torre e viceversa.
Oltre che pubblicata sull’albo pretorio online dei due Comuni ed affissa nei luoghi pubblici, copia dell’ordinanza è stata trasmessa al commissario prefettizio cha sta traghettando l’ente dopo le dimissioni dell’ex sindaco Pino Pitaro, alla stazione dei carabinieri di Cardinale competente per territorio e all’ufficio tecnico.
Contro il provvedimento è ammesso ricorso al Tar e, in alternativa, quello straordinario al Presidente della Repubblica. E’ altresì esperibile ricorso al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture contro la segnaletica apposta.
