6 Giugno 2016
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TORRE DI RUGGIERO (CZ) – COMUNALI, SI IMPONE “L’USATO SICURO” MARIO BARBIERI
Torre, una veduta
In passato due volte sindaco con 368 voti ha avuto la meglio su Nicola Platì (292) e sullo staccatissimo Domenico Barbieri (3 sole preferenze)
di Franco POLITO
Mario Barbieri
TORRE DI RUGGIERO (CZ) – Per il dopo Pino Pitaro, dimessosi dalla carica di sindaco lo scorso mese di novembre determinando il commissariamento del Comune, i Torresi scelgono l’usato sicuro e si affidano a Mario Barbieri.
«C’è necessità – ha sottolineato il vincitore – di imprimere nuova linfa allo sviluppo di Torre con progetti che esaltino la tipicità del luogo e rilancino l’economia in maniera decisiva». Peculiarità e specificità Torresi da plasmare sulla piattaforma della trasparenza, onestà e qualità nel governo della cosa pubblica.
Nicola Platì
Dello schieramento vincente hanno fatto parte Vito Bruno Roti, che ha ottenuto 73 consensi, Gabriele Raimondo (32), Graziano Pascale (51), Vanessa Raimondo (25), Salvatore De Giorgio (34), Vito Gullì (36), Domenico Carnovale (30), Mariano Salvatore Daniele (16), Ilario Garieri (11) e Salvatore De Giorgio (Contrada Logge) 10.
Nella coalizione di Nicolino Platì c’erano Silvia Perruna, che ha portato a casa 9 voti Marta Vittoria Squillace (8), Caterina Petrolo (10), Nicola Tino (50), Domenico Aversa (16), Antonio Maiolo (33), Nicola Sanzo (58), Nicola Faragò (22), Pietro Grenci (20) e Daniele Nisticò (44).
Domenico Barbieri
Oltre a Barbatano, appoggiavano, Domenico Barbieri Maria Teresa Crasera, Mario Conte, Salvatore Gagliardi, Agostino Mantello, Piero Mantello e Vincenzo Mantello, rimasti tutti fermi al palo.
«Oggi – ha concluso il neo sindaco – le amministrazioni locali sono sempre pressate da una fortissima richiesta di “chiarezza”. Obiettivo prioritario della nostra lista è quello di coniugare innovazioni e giustizia sociale, rappresentanza popolare a progetto politico, efficienza, trasparenza e rafforzamento della democrazia: tutto ciò nell’ottica dei principi di libertà, partecipazione popolare, di vera democrazia e di speranza per i giovani».