TORRE DI RUGGIERO (CZ) – Elezione Provincia Catanzaro, il sindaco Pitaro: “Nelle fila del Pd l’appuntamento elettorale sta diverando un tormentone”
Il sindaco di Torre di Ruggiero Pino Pitaro
Secondo il primo cittadino Torrese i democrat anziché avanzare concrete proposte di sviluppo territoriale si stanno arrovellando dietro proposte di candidature <<basate solo sulla bontà del nome>>
di Franco Polito
TORRE DI RUGGIERO (CZ) – 16 SETTEMBRE 2014 – Un po’ deluso. Un po’ rammaricato. Un po’ contrariato. In un solo concetto in disaccordo con quanto sta succedendo in casa Pd in vista dell’elezione della nuova Provincia di Catanzaro.
<<Personalmente non ci sto>>. Pino Pitaro, sindaco di Torre di Ruggiero, lo dice senza troppi giri di parole che l’atteggiamento dei democrat provinciali per il rinnovo dell’organo intermedio catanzarese non gli sta andando giù.
<<Nel Pd della mia provincia – aggiunge Pitaro – l’elezione per la nuova Provincia sta diventando non l’occasione per rilanciare un territorio strategico per l’intera Calabria, ma un tormentone. Personalmente non ci sto. Prevalgono disunità e frammentazioni. Esattamente il contrario di quanto occorrerebbe, per iniziare un lavoro serio di ricomposizione di un territorio sfrangiato da diseconomie e abbandoni storici>>.
Pitaro la “questione” la inquadra in questo modo. <<Arrivano, una dopo l’altra – spiega – proposte di sottoscrizione di candidature incentrate sulla bontà del nome proposto, ma prive del benché respiro progettuale e del tutto prive della necessaria sintesi politica. In questo modo, a mio avviso, seguitando a dividere, personalizzare, polemizzare, non sì va da nessuna parte. E la sfida rischia di consumarsi esclusivamente all’interno di un Pd autoreferenziale, senza produrre interesse alcuno nei cittadini, né timori nell’aggregazione avversaria>>.
E per la “questione” Pitaro ha anche bella e pronta la sua proposta. L’idea “Pitariana” è <<che il Pd – sottolinea – attraverso i suoi tanti, bravi e lungimiranti dirigenti e militanti, recuperi, con immediatezza, protagonismo e visione attraverso un confronto pubblico ed approfondito sulle tante emergenze che impediscono il riscatto della provincia. I cittadini ci chiedono cosa fare per innescare processi di sviluppo produttivo che consentano alle imprese di fronteggiare gli ostacoli e dare più lavoro. Chiedono, cosi come i tantissimi amministratori comunali, un dibattito e delle proposte concrete per capire come far interagire l’entroterra, in via di spopolamento ma ricco di beni naturalistici e culturali, con la costa da salvaguardare dai rischi ambientali e da rilanciare per ricchezza generale. Chiedono come poter fare interagire i tanti borghi con la città capoluogo, come affrontare le difficoltà dei nostri borghi di fare rete per dare risposte ai tanti problemi. Cosi come serve, con altrettanta urgenza, un dibattito e delle proposte per valorizzare l’area baricentrica Catanzaro-Lamezia, che rimane l’incompiuta senza cui la stessa Calabria rischia di subire ulteriori danni. Personalmente, quindi, se l’unica preoccupazione è quella di colmare comunque uno spazio istituzionale di un Ente, tra l’altro, destinato nel tempo a perdere identità e peso specifico, non ci sto>>.
Tradotto, dalle silenziose alture Torresi il sindaco Pino Pitaro lancia l’invito ai dirigenti del <<a fermare le polemiche interne, ed a trovare, attraverso una discussione sulle cose da fare, una sintesi politica intelligente ed utile per chi nel nostro territorio fa impresa e coraggiosamente sfida le tante difficoltà che incontra, e soprattutto utile per tutti i nostri giovani in attesa di opportunità di lavoro. Tutto il resto fa parte di un rituale politico che davvero non ha più senso e che i cittadini giustamente deplorano>>.