TORRE DI RUGGIERO (CZ) – La Trasversale delle Serre ripensata in chiave estetica e culturale
In un convegno sui “Paesaggi identitari” la struttura viaria progettata per collegare Ionio e Tirreno è stata al centro di una rilettura per plasmarla ai contesti esistenti
di Franco Polito
TORRE DI RUGGIERO (CZ) – 12 GIUGNO 2014 – Il territorio delle Serre visto da un’angolatura diversa. O meglio, il territorio delle Serre analizzato in un incontro operativo rapportandolo al tracciato della Trasversale delle Serre con spunto la tesi di laurea dell’architetto Jole Tropeano, consigliere dell’ordine degli architetti provinciale di Catanzaro.
L’ha promosso il sindaco di Torre Pino Pitaro per una rilettura della Trasversale, l’opera viaria pensata per collegare Soverato con Vibo Valentia e di cui, dopo oltre 40 anni, non se ne vede ancora l’ultimazione. Analisi e prospettive diverse sfociate ieri sera al teatro del santuario della Madonna delle Grazie nel simposio “Paesaggi identitari tra percezioni visive e nuove risorse economiche”. Sul convegno il marchio organizzativo del Comune Torrese, di Sloow Food Soverato Versante Jonico e del Consorzio di valorizzazione e tutela nocciola di Calabria.
Tema che appassiona per tanti aspetti e che raccoglie sempre le adesioni dei sindaci. Ad ascoltare e a dire la loro, anche incalzando, ci sono pure i primi cittadini di Argusto, Cardinale, Gagliato, Montauro e Olivadi. Piero Martelli, presidente del Consorzio nocciola, fa il moderatore. Ringrazia, e saluta tutti introducendo i lavori e spiegandone le finalità. <<Stasera – sottolinea – siamo qui per il territorio, per consegnare alle future generazioni la Trasversale con ottimismo e speranza nel futuro>>.
E di speranza per il futuro la fetta territoriale delle Serre ne ha bisogno. Non basterebbe un pozzo senza fondo per tramutare ansie di riscatto e voglia di rinascita in concretezza. <<Siamo stanchi – fa notare Pitaro – di inseguire le emergenze ed essere sempre in battaglia in un territorio bello ma in grande difficoltà e in continuo arretramento nonostante le sue bellezze naturali>>. Le vie di comunicazione sono al centro dei suoi pensieri. Il completamento della Trasversale rimane il “suo pallino”. Anche ieri sera non l’ha nascosto. Il suo auspicio è che <<finalmente per i lavori vi sia un ruolino di marcia concreto e non dei sogni e che la Trasversale ultimata porti turismo e benessere. Che non sia più, come amo definirla, la “Trasversale dello Spirito”>>.
In attesa che i lavori si concludano, qualcuno l’ha già studiata completamente realizzata. Cinque anni fa l’ha fatto Jole Tropeano quando è diventata dottoressa in architettura. La sua tesi “Identità locali e nuove infrastrutture: la Trasversale delle Serre” indica un metodo. Mostra come accostare, valorizzandole, la nuova via di comunicazione alle realtà esistenti. Alle loro specificità.
<<In questa direzione – spiega Tropeano – le due parole chiave sono accatastamenti e attraversamenti nell’ambito di una rilettura territoriale mediante il metodo dell’osservatore, proposto da Kevin Lynch per la città di Boston>>. La proposta di Tropeano sono approcci progettuali nuovi e non invasivi poggiati sulla capacità di garantire il connubio tra la modernità della Trasversale con i contesti esistenti. Con la loro storia. La loro cultura. Le bellezze di Torre, i noccioli dell’Ancinale, la strada bianca di Serra San Bruno, le ferriere di Mongiana, ad esempio, in armonia con la Trasversale <<per ripercorre – conclude l’architetto – e individuare i tratti e i margini del territorio esistenti, visibili e invisibili, soprattutto culturali, e identificarne di nuovi>>.
Quando sarà possibile? Vincenzo Marzi, capo compartimento Anas per la Calabria sui tempi per ultimarla non si sbilancia. Tira le somme sullo stato complessivo di avanzamento dei lavori. Su quelli ultimati, e aperti al traffico, e da ultimare, come il 4° Tronco “Montecucco – Chiaravalle Centrale”. <<E’ la parte più complessa – spiega Marzi – comprensiva dei tratti “Torre – Chiaravalle”, “Argusto – Gagliato” e “Gagliato – Satriano – Soverato”. A luglio su questi tratti dovrebbero riprendere i lavori visto che Anas ha già preso impegni con l’impresa appaltatrice>>.
Tempi certi sull’ultimazione che non ci sono. La nota dolente. <<Mi sconforta – sbotta il presidente del Gal e sindaco di Olivadi Renato Puntieri – che il capo compartimento Anas, non per colpa sua, non sia messo nelle condizioni di dare certezze sui tempi finali dei lavori. Senza infrastrutture viarie certe, come senza una Calabria pulita per via dell’emergenza rifiuti, sarà difficile far decollare il turismo e far conoscere ai visitatori le bellezze e il territorio calabresi>>.
Qualcuno và anche oltre. Il presidente provinciale degli architetti di Catanzaro Vincenzo Macrì “spara” la provocazione. <<Bisogna certamente fare quadrato tra le istituzioni – il suo dire – ma è anche vero che la Trasversale a noi non serve più. Con una sola corsia è obsoleta dal punto di vista tecnico e non sono stati raggiunti gli obiettivi economico – ambientali prefissati visto che i centri montani, tra le altre cose, si stanno svuotando. La strada da seguire è ripensarla da un punto di vista estetico in modo da essere funzionali al rilancio dei paesi coinvolti>>.
Paesi che fanno quadrato con i paesi in trincea. La prima linea dei sindaci piace all’assessore regionale all’Urbanistica Alfonso Dattolo. Dattolo insiste sulla pianificazione e sul fatto <<che la Trasversale è decontestualizzata oerchè non risponde più alle nuove esigenze in un contesto, quello delle Serre, che ha una usa indentità di bellezza e tradizione che non vuole barattare con nessuno>>. Bellezze, risorse e incapacità di sfruttarle. <<Sono le contraddizioni di una terra bellissima come la Calabria – conclude Dattolo – specie nel settore delle autorizzazioni e programmazioni ed in cui i prodotti locali sono promossi da chi viene da fuori>>.
Come dire, serve anche uno scatto culturale. Di identità da parte di chi resta sui posti per insegnare ai giovani. Al pari dei sindaci in trincea. Per la Trasversale. Per i propri territori.