TRA CARENZE E TARGET PNRR POSITIVO, INAUGURATO A CATANZARO L’ANNO GIUDIZIARIO
Reillo: ‘Preponderanza reati di mafia,sempre elevata violenza di genere’
Fonte: ANSA.IT CALABRIA
– PRESERRE (CZ) – 27 GENNAIO 2024 – “Nel distretto si registrano da almeno 30 anni i medesimi problemi: gli aumenti di organici rimangono sulla carta per mancata risposta agli interpelli o per il susseguirsi dei trasferimenti”.
Il problema della pianta organica è stato tra i primi affrontati dal presidente facente funzioni della Corte d’Appello di Catanzaro, Gabriella Reillo, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
“Il turn over – ha aggiunto – risulta particolarmente incidente nei Tribunali di Catanzaro, il più grande della regione, e di Vibo Valentia.
Nonostante ciò continua un andamento positivo rispetto agli obbiettivi del Pnrr”.
Per quanto riguarda la Corte d’appello “pur in assenza di 9 consiglieri su 32, è riuscita a mantenere il clerance rate del civile molto prossimo a uno ed ha definito 1.089 processi penali in più rispetto allo scorso anno”.
Nel penale il distretto “si caratterizza per la preponderanza di procedimenti per associazione mafiosa, e numerosi reati fine, con un elevato numero di imputati e di capi di imputazione, che esigono gravose istruttorie, i cosiddetti maxi processi.
Sostanzialmente stazionario – ha rilevato Reillo – il dato dei procedimenti per omicidio volontario, 10, oltre a uno per omicidio per lupara bianca a Vibo.
Va rilevata l’assenza di omicidi volontari nei circondari di Crotone e Lamezia Terme e il dato positivo che nel circondario di Vibo va menzionato come unico omicidio quello di lupara bianca, con inversione del trend negativo che aveva portato tale circondario ad essere quello con il maggior numero di delitti violenti contro la persona in Italia”.
“Sempre elevato”, ha rilevato Reillo, “il numero dei procedimenti sulla violenza di genere: nel solo circondario di Catanzaro sono 191.
Nel 2023 non si sono registrati femminicidi, in positiva controtendenza rispetto ad un fenomeno allarmante che coinvolge tutto il Paese”.
Riguardo gli omicidi la relazione punta il dito sul fatto che parte sia da imputare a soggetti con patologie psichiatriche.
Circostanza questa che “pone in evidenza il funzionamento dei centri di salute mentale.
In proposito la Corte d’appello sta contribuendo alla redazione di un protocollo di intesa con il dipartimento di Salute mentale”.
INAUGURAZIONE ANCHE A REGGIO CALABRIA
“La mia gratitudine va ai magistrati di tutto il Distretto per lo straordinario impegno assicurato nonostante le imponenti e serie carenze di organico, che hanno interessato in modo molto severo la Corte d’Appello, con scopertura di oltre il 50% della pianta organica”.
Lo ha detto la presidente della Corte d’appello di Reggio Calabria Olga Tarzia che, nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario, ha sottolineato un “apprezzabile abbattimento dell’arretrato”.
In un anno, dal primo luglio 2022 al 30 giugno 2023, la prima sezione penale della Corte d’appello è passata da una pendenza di 3710 procedimenti a 3293 “con una sopravvenienze pari a 915, mentre, la seconda, la cui pendenza era di 4073 con 925 sopravvenuti, faceva rilevare una pendenza di 3976 procedimenti, avendone quindi definiti 1022 di cui 33 Dda”.
Il Tribunale, presieduto da Maria Grazia Arena, invece, “aveva pendenti – ricorda sempre Tarzia – 56 processi Dda di cui 31 maxi.
Di questi sono stati definiti 18 Dda e 22 maxi”.
Per quanto riguarda le ordinanze di custodia cautelare emesse dall’ufficio Gip-Gup “sono state 472, con applicazione di misure personali e reali.
Ciò senza contare le attività in materia di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, i cui provvedimenti sono stati 7885”.
A proposito di intercettazioni, il procuratore Giovanni Bombardieri ha sottolineato come “si tratta di un fondamentale ed insostituibile strumento investigativo, oggi più che mai strategico per la ricerca della prova, specie, ma non soltanto, nei procedimenti di criminalità organizzata”.
Il costo delle intercettazioni nell’ultimo anno è stato di quasi 8 milioni di euro, un rilevante “impegno di spesa” di cui la Procura è “consapevole” e per questo ha attuato “una rigorosa politica di razionalizzazione senza mai perdere di vista il prioritario obiettivo di contrasto al crimine”.
Si è soffermato sulla carenza di organico il procuratore generale Gerardo Dominijanni il quale ha ricordato che la Procura “ha una vacanza di 4 posti, con una scopertura del 13%”.
Nel 2023, nelle Procure di Reggio, Palmi e Locri e in quella dei Minori sono stati iscritti 10987 procedimenti contro noti e 8446 contro ignoti.