4 Dicembre 2020
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TRA FEDE E TRADIZIONE AMARONI FA FESTA PER SANTA BARBARA
Don Roberto Corapi: “Ritorniamo a sognare”. L’accensione del cero votivo con il sindaco Luigi Ruggiero e l’amministrazione comunale
di Franco POLITO
AMARONI (CZ) – 4 DICEMBRE 2020 – Festa, oggi, ad Amaroni in onore della patrona Santa Barbara in pieno di clima di riscoperta delle tradizioni.
Quelle che, a pari della spiritualità vissuta in preghiera durante la novena, come ha ripetuto il parroco don Roberto Corapi «riscaldano il cuore e l’anima della comunità attraverso la parola del Signore che accende il cuore».
Oggi, giorno di festa, solenne celebrazione eucaristica con l’accensione del cero votivo caratterizzata dalla presenza del sindaco Luigi Ruggiero, dell’amministrazione comunale e di don Andrea Gasparro, sacerdote del posto.
Don Roberto ha raccontato la vita di Santa Barbara ed ha attualizzato il messaggio “nell’oggi della storia”.
«Bisogna ritornare a sognare – ha affermato don Roberto, ad Amaroni dai primi dello scorso mese di luglio – perché i santi sono i grandi sognatori. Attraverso la nostra testimonianza possiamo cambiare il mondo creato bello da Dio e reso a volte brutto dal peccato dell’uomo.
La santità è possibile per tutti se crediamo in ciò che facciamo nel servizio agli altri».
Il giovane sacerdote si è rivolto ai tanti giovani presenti e alle famiglie con un messaggio nel quali li ha invitati a non perdere «mai la speranza, in modo particolare in questo tempo di pandemia che ci sta facendo vivere da isole».
A proposito di pandemia, prima della conclusione della cerimonia religiosa don Roberto ha affidato con la supplica tutti gli ammalati a Santa Barbara ed ha ringraziato il sindaco per la collaborazione e tutte le famiglie per l’amore che gli stanno elargendo.
«Mi sento davvero amato da tutti voi – ha chiosato -. Vi voglio bene nella gioia del Signore, sono e mi sento al servizio dell’intera comunità amaronese che ho amato dal mio ingresso e che amerò sempre di più».
Tradizioni, preghiera, senso di comunità: Amaroni si affida agli intramontabili ed autentici simboli della fede, per niente scalfiti dal rigoroso rispetto delle norme anti – contagio.