TRADIZIONE RINNOVATA, SQUILLACE IN FESTA PER LA MADONNA DEL PONTE
Solennità preceduta da un triduo di preparazione, con giornate dedicate alla preghiera mariana e un concerto a più cori in onore della Vergine detta anche del Rinfresco
di Salvatore TAVERNITI (Gazzetta del Sud, 9 ago 2022)
SQUILLACE (CZ) – 18 AGOSTO 2022 – E’ stata celebrata a Squillace, la festa della Madonna del Ponte (o del Rinfresco), nell’omonimo santuario, preceduta da un triduo di preparazione, con giornate dedicate alla preghiera mariana e un concerto a più cori in onore della Madonna.
Oltre alla processione con la statua della Vergine nel piazzale del santuario e alla santa messa solenne all’aperto, ha avuto luogo la tradizionale benedizione delle automobili da parte del rettore, padre Piero Puglisi, che ha concelebrato con don Francesco Pilieci.
Il santuario della Madonna del Ponte sorse intorno all’anno 1000 come eremo bizantino e il titolo è dovuto alla sua vicinanza al ponte sul fiume Alessi.
L’origine è da collegarsi alla presenza dei monaci basiliani, fuggiti dall’Oriente per scampare alla furia iconoclasta. La chiesa fu costruita nel 1754 intorno alla facciata di un vecchio muro su cui un ignoto pittore aveva dipinto l’immagine della Vergine.
Il dipinto rappresenta la Madonna che allatta il Bambino, un’immagine tipica dell’iconografia bizantina; in basso sono dipinte anime in pena tra le fiamme, su cui sembra scendere un rivolo di latte dal seno della Vergine, che la manina di Gesù addita dolcemente come refrigerio alle anime purganti: da qui il titolo di Madonna del Rinfresco.
A tale immagine è legato anche uno straordinario racconto. Come narra padre Giovanni Fiore da Cropani, una donna di Cardinale, invasa dagli spiriti maligni che non volevano abbandonarla nonostante i vari esorcismi, passando vicino al santuario, il 5 maggio 1723, cadde a terra tramortita, contorcendosi terribilmente.
Dopo un po’ si dichiarò guarita per grazia ricevuta dalla Madonna dipinta sul muro e indicò tra i rovi la bella immagine della Vergine col Bambino.
Secondo la tradizione popolare, il titolo “del Rinfresco” deriverebbe dal fatto che l’eremita del santuario offriva l’acqua ai passanti.
La chiesa è stata elevata a santuario dall’arcivescovo Armando Fares, con decreto del 1° aprile 1978.
Il fabbricato è stato restaurato e ristrutturato grazie all’iniziativa del defunto rettore del santuario, don Domenico Cirillo.