PRESERRE (CZ) – 21 AGOSTO 2018 – Sono 10 e non 11, come reso noto in un primo momento, i morti accertati per la tragedia del Raganello, mentre resta incerto, probabilmente 3, il numero preciso dei dispersi.
E’ stata la Protezione civile della Calabria a rettificare il numero delle vittime.
Secondo il responsabile Carlo Tansi, l’indicazione delle vittime e’ stata sbagliata per “una sovrapposizione di informazioni nel corso della notte”.
Oltre 60 vigili del fuoco sono stati impegnati nelle ricerche. Sono state effettuate ricognizioni aeree con elicottero Drago Vf e perlustrazione a terra e nelle vasche d’acqua di specialisti speleo, sommozzatori e acquatici.
Coordinamento da parte del comando avanzato insediato sul posto.
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 08:32
PRESERRE (CZ) – 21 AGOSTO 2018 – Sono salite a 11 le vittime della tragedia delle Gole del Raganello in Calabria. Nella notte una delle persone rimaste ferite gravemente è deceduto nell’ospedale di Cosenza in conseguenza di un trauma toracico. Lo ha riferito il capo della Protezione civile della Regione Calabria, Carlo Tansi.
“I dispersi in questo momento – ha aggiunto Tansi – sono cinque e la difficoltà ad avere un quadro chiaro di chi manca all’appello è dovuta al fatto che gli escursionisti erano in gruppi sparsi. Molte segnalazioni sono pervenute nella notte al nostro numero verde.
Tutte le vittime sono state identificate e, al momento, le persone ricoverate sono 11 e si trovano negli ospedali di Castrovillari quelli meno gravi e di Cosenza quelli più gravi(cinque) e uno a Rossano. Le ricerche non si sono mai interrotte e sono andate avanti tutta la notte.
Con la luce del giorno è più facile procedere”. Le operazioni di setaccio che vedono impegnati uomini e mezzi dei vigili del fuoco, della guardia di finanza e del soccorso alpino saranno spostate anche più a valle fino alla foce del torrente con il coinvolgimento della Capitaneria di porto perché c’è il timore che alcune persone siano finite a mare. “Pensate – ha detto Tansi – che un corpo è stato trovato a distanza di cinque chilometri dal punto dell’alluvione”.
Vittime quattro uomini e quattro donne. Soccorritori impegnati tutta la notte
di REDAZIONE
PRESERRE (CS) – 21 AGOSTO 2018 – Sono 10 al momento gli escursionisti morti travolti dalla piena del torrente Raganello nelle omonime gole del Parco Nazionale del Pollino, in Calabria, a causa del maltempo.
Tra le 23 persone salvate, sette sono state portate in ospedale tra le quali una bambina in stato di ipotermia. Altre sette persone sono state medicate sul posto, mentre nove ne sono usciti incolumi. Le vittime sono quattro donne e quattro uomini.
“Temiamo che il numero delle vittime della tragedia delle Gole del Raganello sia destinato a crescere. Ma si tratta di valutazioni che facciamo sulla base di quello che si è verificato”. Lo ha detto il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla.
“Stiamo operando – ha aggiunto – in una situazione di emergenza e non possiamo dare numeri o fare ipotesi. Riteniamo però che nell’area ci fossero più persone come accade sovente in questo periodo perché la zona è molto battuta”.
Le persone rimaste coinvolte nell’ondata del torrente Raganello facevano parte di due gruppi di 18 persone per un totale di 36.
La Federazione italiana rafting, in un comunicato, precisa, in relazione a quanto pubblicato da alcuni organi d’informazione, che “l’attività in cui erano impegnate le persone coinvolte dell’incidente sul torrente Raganello non era il rafting, ma si trattava di discesa a piedi del torrente”.
Sono andate avanti per tutta la notte, con l’ausilio di due torri faro, le ricerche di eventuali dispersi. Lo ha detto il capo della Protezione civile della Regione Calabria Carlo Tansi, che si trova sul Pollino. “Sono circa 70 – ha detto Tansi – le unità impegnate a setacciare a tappeto l’area interessata da questa immane tragedia. La vera incognita è però costituita dal numero dei dispersi di cui al momento non si ha alcuna contezza. Quello che si sa è che le gole sono state saturate dall’acqua piovana caduta copiosamente che hanno scaraventato le persone anche a tre chilometri di distanza”.
E’ rimasta ferita, e non è tra le vittime, la regazza di 24 anni di Trebisacce. Tra i feriti un cittadino di nazionalità olandese che ha riportato la frattura del bacino.
“Le ondate di piena nel torrente Raganello ci sono spesso d’inverno, ma non era mai capitato d’estate, quando il torrente è molto frequentato dai turisti”, spiega Luca Franzese, responsabile del Soccorso Alpino della Calabria. Oggi, invece, afferma il soccorritore, l’ondata di piena è arrivata all’improvviso e il livello del torrente ha raggiunto “i due metri, due metri e mezzo. E – ricorda Franzese – era impossibile accorgersene perché in quel tratto non stava nemmeno piovendo”.