TRENO DELLA MEMORIA, UN “TRAIN D’UNION” ANCHE PER GLI ALUNNI DEL “FERRARI” DI CHIARAVALLE CENTRALE
Salire a bordo e poter visionare il museo ivi allestito per l’occasione, significa commemorare “insieme” il sacrificio di quanti abbiano dato la propria vita per il loro Paese
di REDAZIONE
CHIARAVALLE CENTRALE (CZ) – 25 OTTOBRE 2022 – Il “Treno della Memoria” è un progetto voluto dal Ministero della Difesa, in collaborazione con il gruppo Ferrovie dello Stato italiano e con il sostegno della fondazione FS e della Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali.
Una mostra itinerante con 17 tappe e 730 stazioni coinvolte, comprensive di tutti i capoluoghi di regione, per un percorso di 5000 km: lo scorso 22 ottobre, è stato il turno di Catanzaro Lido.
Una sosta condivisa dagli studenti dell’I. I.S. “Enzo Ferrari” di Chiaravalle Centrale che, sotto la supervisione di alcuni dei loro docenti, hanno potuto partecipare a questo “traiN d’union”: un “treno” d’unione, perché salirvi a bordo e poter visionare il museo ivi allestito per l’occasione, significa commemorare “insieme” il sacrificio di quanti abbiano dato la propria vita per il loro Paese.
È il messaggio di appartenenza ad una patria comune, difesa strenuamente fino alla morte. Gli studenti dell’I.I.S. “E. Ferrari” sono stati più volte chiamati ad essere tutti parte di un unicum ed hanno sempre risposto in coro all’unisono. Le classi coinvolte sono state quelle del triennio dei tre plessi dell’Istituto e gli allievi presenti appartenevano alle classi 5BBS, 5AP, 4AP, 3AP, 3ALS, 3BLL, 4ALS, 5ALS, 5BLL
Un’iniziativa sposata e vissuta in prima persona dal nuovo Dirigente dell’Istituto, Fabio Guarna, su proposta dell’U.S.R. Calabria. L’uscita scolastica degli alunni non ha avuto una sola tappa ma, al pari del viaggio del Treno, è continuata fino ad arrivare al Museo ed al Parco archeologico nazionale di Scolacium, a Roccelletta di Borgia. Guida per l’occasione il professore Francesco De Leo, risorsa interna della scuola.
Una volta ultimato il giro del Parco, immersi in un uliveto secolare, si è passati ad una terza tappa, quella della convivialità.
Il convivium è un banchetto, il cibarsi insieme è festa. In un momento in cui i rapporti umani devono trovare terreno fertile per rinsaldare le loro radici e far germogli, niente è più rigenerante di una condivisione d’idee all’ombra di un uliveto secolare con coetanei.
La Dirigenza dell’I.I.S. “E. Ferrari” ha tenuto conto di tutti questi aspetti nel momento in cui ha deciso di coinvolgere gli studenti in questo breve, ma altamente costruttivo, iter.