16 Aprile 2018
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TUTELA RISORSE ITTICHE, GUARDIA COSTIERA SOVERATO INTENSIFICA CONTROLLI
Nei giorni scorsi eseguiti sequestri di attrezzature non conformi e di prodotti privi di tracciabilità
di REDAZIONE
SOVERATO (CZ) – 17 APRILE 2018 – Continuano incessantemente i controlli dei militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Soverato, disposti dal Tenente di Vascello (CP) Claudia Palusci, nell’ambito del Circondario di competenza.
Negli ultimi giorni, i militari della Guardia Costiera hanno effettuato numerosi controlli volti a garantire la tutela delle risorse ittiche, mediante appositi accertamenti mirati a verificare la regolarità degli attrezzi da pesca impiegati da pescatori sportivi e professionali, nonché il rispetto delle norme che interessano l’intera filiera della pesca.
Nella mattinata del 10 aprile, nel corso del servizio di pattugliamento marittimo nelle acque antistanti il Comune di Soverato, la dipendente Motovedetta CP 769 sottoponeva sotto sequestro penale attrezzi da pesca non adeguatamente segnalati ed in particolare dieci “nasse” ed una rete da posta di tipo “Tramaglio” della lunghezza di 1.300 metri circa, trasmettendo tempestivamente alla Procura della Repubblica di Catanzaro due informative di reato a carico di ignoti.
Il corretto impiego di ogni attrezzo da pesca fisso prevede il posizionamento di due boe segnaletiche (di colore diverso dal rosso e dal verde) situate alle estremità dell’attrezzo ed eventualmente delle boe intermedie; dette boe devono essere dotate di una o due bandierine rettangolari (di colore diverso dal bianco) fissate ad un’asta dell’altezza di almeno 1 metro dal livello del mare ed una o due luci, di colore giallo, che lampeggiano ogni cinque secondi e sono visibili a una distanza di almeno due miglia nautiche.
Il rispetto della normativa in questione è di notevole importanza allo scopo di scongiurare il grave pericolo alla navigazione che potrebbe derivare dalla non adeguata segnalazione degli attrezzi da pesca per le unità navali in transito.
Nella giornata seguente, 11 aprile, è stata rilevata la presenza di un venditore ambulante non autorizzato che, lungo le strade cittadine del Comune di Catanzaro, poneva in commercio novellame di sarda (c.d. “bianchetto”).
Il prodotto, del peso di cinque Kg. circa, esposto agli agenti atmosferici, con interruzione della catena del freddo, è stato posto sotto sequestro e successivamente distrutto in quanto giudicato “non idoneo al consumo umano” dal personale del Servizio Veterinario di Catanzaro. Inoltre, al venditore ambulante è stata comminata una sanzione amministrativa di 1.000,00 Euro.
In data 12 aprile, nell’ambito di un controllo presso un noto ristorante sito in località Caminia di Stalettì, i militari hanno riscontrato la mancanza di informazioni relative alla tracciabilità di alcuni prodotti ittici congelati e la detenzione di altri prodotti di taglia inferiore alla minima consentita, comminando al titolare dell’attività sanzioni amministrative per un totale di € 2.500,00.
I prodotti ittici, circa 39 kg di cui 4.5 kg di novellame di sarda (c.d. “bianchetto”), sono stati posti sotto sequestro e successivamente avviati alla distruzione in quanto ritenuti non idoneo al consumo umano, a seguito di ispezione da parte dei veterinari dell’ASP di Catanzaro.
In ultimo, nella mattinata del 13 aprile la Motovedetta CP 769, in servizio di pattugliamento marittimo nelle acque antistanti il Comune di Catanzaro, sorprendeva un signore di anni 54 alla condotta di un’unità da diporto con a bordo una rete del tipo “sciabica”, utilizzata per la pesca del novellame.
Considerato che l’utilizzo di tale attrezzo è ammesso esclusivamente nell’ambito della pesca professionale, da esercitare a bordo di unità navali all’uopo autorizzate dal ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, al detentore è stata comminata una sanzione amministrativa di € 1.000,00 e l’attrezzo illecitamente detenuto è stato posto sotto sequestro.
La pesca del “c.d. bianchetto”, bandita dalla comunità europea in quanto viene effettuata con reti illegali non selettive, risulta fortemente dannosa per l’ecosistema marino, incidendo negativamente sull’habitat in generale e mettendo a serio rischio un importante anello della catena alimentare dei nostri mari. La taglia minima per la specie ittica in questione è di undici centimetri ed è regolamentata da una dettagliata normativa nazionale e comunitaria, il cui fine principale è quello di garantire la riproduzione e quindi la conservazione della fauna marina.
L’attività di controllo sarà continua e costante anche nei prossimi giorni, sia in mare che a terra, e non si limiterà solo a chi effettua attività di pesca, ma anche agli esercizi commerciali ed all’utenza che, acquistando specie ittiche al di sotto della taglia minima consentita, compie azioni sanzionabili, incentivando la cattura da parte dei pescatori di frodo.
Si ribadisce che anche il consumatore finale, secondo le attuali disposizioni di legge, acquistando novellame di pesce incorrerà nelle stesse sanzioni di chi pesca e vende questo tipo di prodotto ittico. L’auspicio è che la mancanza di domanda da parte degli acquirenti, unitamente ai continui ed incessanti controlli scoraggino questo tipo di attività illecita.