ULIVETO IN FIAMME, ENNESIMO ATTO DOLOSO CONTRO IL SINDACO DI SANTA CATERINA DELLO IONIO
Severino: “Una cosa è certa, non possiamo più tollerare questi atteggiamenti che tanto nuocciono al nostro territorio, alla vegetazione ed all’ambiente e non possiamo essere magnanimi verso chi vanifica gli sforzi di tanti coltivatori”
di REDAZIONE
– SANTA CATERINA DELLO IONIO (CZ) – 3 NOVEMBRE 2023 – «Adesso Basta».
È il grido di allarme lanciato dal sindaco di Santa Caterina dello Ionio, Francesco Severino, al margine dell’ennesimo incendio doloso subìto.
«Dobbiamo purtroppo constatare – afferma il primo cittadino – ancora una volta, l’ennesimo atto doloso.
Dopo aver domato le fiamme nei pressi della mia abitazione qualche giorno fa, stamattina è stata la volta del mio appezzamento di terra in località Santa Barbara e anche di località limitrofe dove alcune piante sono state raggiunte e distrutte da un incendio.
Alberi di ulivo secolari ai quali da sempre io e la mia famiglia siamo legati da tanti ricordi.
Con questi atti, la nostra memoria è stata cancellata.
Anche in questa occasione ho prontamente informato le forze dell’ordine per le indagini del caso e con loro siamo in contatto per la gestione di questa incresciosa situazione.
Una cosa è certa, non possiamo più tollerare questi atteggiamenti che tanto nuocciono al nostro territorio, alla vegetazione ed all’ambiente e non possiamo essere magnanimi verso chi vanifica gli sforzi di tanti coltivatori.
Per tali ragioni – continua il sindaco – da oggi parte un’azione maggiore e incisiva volta ad individuare gli autori di questi gesti inqualificabili che non solo hanno arrecato danni al sottoscritto, costringendomi a fronteggiare delle spese, ma contribuiscono ogni giorno negativamente in tema di tutela e salvaguardia ambientale.
Sin da subito, anche la Polizia Municipale sarà impegnata in un controllo capillare del territorio così da individuare e sanzionare severamente i fautori di tutto questo scempio.
Da cittadino e sindaco di questa comunità esprimo quindi la mia profonda indignazione e prometto il massimo impegno affinché questo fenomeno venga presto arginato.
Il nostro lavoro nelle zone rurali ha contribuito a far tornare i cittadini alla terra ed anche per questo, non possiamo più permettere che tutto ciò riaccada.
È giunto il momento di dire basta».