«UN CARNEVALE UNITO», ECCO LA PROPOSTA DI GIOVANNI SESTITO PER LE PRESERRE CATANZARESI
Il presidente Uildm suggerisce di organizzare l’evento in tre domeniche consecutive, coinvolgendo Cardinale, Chiaravalle Centrale e San Vito sullo Ionio
di REDAZIONE
– PRESERRE (CZ) – 2 FEBBRAIO 2025 – In vista del prossimo Carnevale, Giovanni Sestito, presidente dell’associazione UILDM di Chiaravalle Centrale, lancia una proposta innovativa per ridare vita ai piccoli comuni del territorio.
La sua idea è semplice ma rivoluzionaria: organizzare il Carnevale in tre domeniche consecutive, coinvolgendo i comuni di Cardinale, Chiaravalle e San Vito, anziché concentrare l’evento in un unico giorno.
“Organizzare il Carnevale, nello stesso giorno, in tre paesi vicini, secondo me, è una scelta sbagliata, che comporta una perdita di energie, di divertimento e soprattutto di risorse economiche”, afferma Sestito.
La sua proposta mira a creare un sistema di ospitalità reciproca, in cui ogni paese celebri l’evento in una data diversa, offrendo ai cittadini più occasioni di divertimento e socializzazione.
“Se i nostri sindaci, dei comuni di Cardinale, Chiaravalle e San Vito, si incontrassero, e parlassero, potrebbero stabilire di celebrare il Carnevale in tre date diverse, coinvolgendo e ricambiando l’ospitalità”, spiega Sestito.
Questo approccio non solo aumenterebbe la partecipazione, ma incentiverebbe anche la creatività, con la realizzazione di gruppi di maschere e carri allegorici più numerosi e spettacolari.
Sestito cita l’esempio della Svizzera, dove il Carnevale viene organizzato ogni weekend in un paese diverso, trasformando l’evento in un’opportunità per aggregare persone e creare economia.
“In Svizzera, un Paese che rispetto all’Italia è molto più avanzato, sanno trasformare ogni evento in un’opportunità per aggregare persone e creare economia”, sottolinea.
La proposta di Sestito nasce anche dalla preoccupazione per lo spopolamento dei piccoli comuni. “Con lo spopolamento dei paesi, quanti saranno i partecipanti al Carnevale?
A San Vito arriveranno quelli di Centrache, Cenadi e Olivadi, a Chiaravalle quelli di Argusto, a meno che questi ultimi non preferiscano andare a Soverato, e a Cardinale quelli di Torre Ruggiero”, osserva.
Un Carnevale frammentato rischia di attirare pochi partecipanti, mentre un evento coordinato potrebbe attirare migliaia di persone.
“Solo la condivisione delle risorse ci salverà dalla crisi”, conclude Sestito, auspicando che i sindaci dei comuni coinvolti possano trovare il coraggio di dialogare e collaborare.
“Il coraggio di parlarsi e di non avere paura”, è il messaggio finale del presidente UILDM, che spera in un cambiamento già a partire dal prossimo febbraio.
La proposta di Sestito non è solo un invito a ripensare il Carnevale, ma un appello più ampio all’unione tra piccoli paesi, per contrastare lo spopolamento e rivitalizzare le comunità attraverso la condivisione di risorse e opportunità.