7 Maggio 2021
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UNA PREGHIERA CONTRO LA PANDEMIA, SQUILLACE IN FESTA PER SANT’AGAZIO
Solenni festeggiamenti oggi in onore al patrono della città e dell’arcidiocesi
di Franco POLITO
SQUILLACE (CZ) – 7 MAGGIO 2021 – Giorno di solennità oggi a Squillace.
Il 7 maggio, infatti, è festa in onore di Sant’Agazio, patrono della città e compatrono dell’arcidiocesi.
Con la comunità messa in ginocchio dall’emergenza sanitaria, si preannuncia una festa “a metà” ma non per questo meno carica di pathos emotivo e di invocazioni al patrono perché ponga fine all’incedere della pandemia.
Cancellata la processione e le manifestazioni civili, i riti religiosi si svolgeranno tutti in basilica.
Prevista la celebrazione di tre messe.
L’intento del parroco dn Enzo Iezzi è quello di scaglionare le presenze in modo da consentire la massima partecipazione di fedeli e devoti.
Si comincia con la messa delle ore 8.30.
Poi quella con “pontificale” delle ore 11.30. Attesa la presenza dell’arcivescovo metropolita monsignor Vincenzo Bertolone.
Nel corso della celebrazione i suggestivi momenti dell’offerta del cero votivo e della preghiera solenne al Santo da parte del sindaco Pasquale Muccari.
Quindi la cerimonia del pomeriggio. Alle ore 18, santo Rosario; alle ore 18.30, santa messa.
Sant’Agazio, che nel rito latino è commemorato l’8 maggio, morì intorno al 304.
Era un centurione cappadoce dell’esercito romano di stanza in Tracia, fu accusato dal tribuno Firmo e dal proconsole Bibiano di essere cristiano e, dopo aspre torture e tormenti, fu decapitato a Bisanzio sotto Diocleziano e Massimiano.
L’imperatore Costantino il Grande costruì una chiesa-santuario in suo onore alla Karia di Costantinopoli, dove divenne anche patrono.
Da almeno tredici secoli (iconoclastia e introduzione del rito bizantino nella diocesi di Squillace a seguito della soggezione della stessa al Patriarcato di Costantinopoli) è patrono della città e della diocesi di Squillace (ora dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace).
Il corpo del Santo martire è custodito e venerato in una monumentale cappella della concattedrale di Squillace, mentre un braccio venne portato dal vescovo di Squillace, Marcello Sirleto, nel 1584, a Guardavalle, suo paese natale, dove è stato anche eletto come patrono. Sue reliquie risultano anche a Cuenca ed Avila in Spagna, provenienti da Squillace.
E’ venerato tra i Santi ausiliatori in diverse parti dell’Europa centro-settentrionale.
A Squillace si celebrano tuttora due feste solenni: una il 16 gennaio, detta della Traslazione o delle Ossa, che rievoca l’arrivo miracoloso al lido di Squillace delle sante reliquie; e l’altra il 7 maggio, giorno del martirio del Santo a Bisanzio tramandato dai menologi bizantini e mantenuto ininterrottamente a Squillace.
Di seguito il testo della Preghiera a Sant’Acacio
“Dio onnipotente, fonte della vita e rimedio di ogni male, donatemi la sicurezza della vostra presenza perché possa confidare solo in voi. Per questo, se è vostra volontà, possa ricevere la guarigione dai miei mali per l’intercessione di Sant’Acacio. Amen”