VACCINO, IL COMUNE DI CORTALE LANCIA UN’INIZIATIVA “AUTONOMA” MA LA PROCIV LA “STOPPA”

Civica amministrazione pubblica avviso pubblico per somministrazione a classi dal 1942 al 1961 e fragili. Dalla Regione precisano: “Servizio a carico della Sanità regionale”

di REDAZIONE 

PRESERRE (CZ) –  23 APRILE 2021 –  «Dopo la quasi fallimentare gestione della campagna vaccinale tramite la piattaforma da parte della Regione Calabria, grazie all’Amministrazione comunale, in sinergia con PUCCP di S. Pietro a Maida, l’Unione dei Comuni “Monte di base e la Prociv, riprende a Cortale la vaccinazione anti Covid 19, nuovamente demandata ai territori che hanno dimostrato di essere efficienti organizzatori».

Lo si legge in un avviso pubblico del Comune di Cortale.

«La campagna  – è scritto ancora –  prosegue con la vaccinazione dei cittadini nati negli anni dal 1942 al 1961 e dei soggetti fragili. Questi ultimi saranno identificati dai medici di famiglia in base ai codici di esenzione e – o alla patologia».

La tipologia dei vaccini somministrati (Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson OAstrazeneca) dipenderà dalla disponibilità delle dosi COi dall’indicazione dei medici di base.

Immediata, però, la replica della Protezione Civile regionale che «stigmatizza con forza l’iniziativa del Comune di Cortale che, con un avviso pubblico, ha diffuso alcuni numeri di telefono attraverso cui sarebbe possibile prenotare le vaccinazioni in quell’area».

«La distribuzione delle dosi e l’attivazione del servizio – sottolinea la Prociv – è appannaggio della sanità pubblica, anche se in sinergia con il territorio di riferimento, così come il servizio di vaccinazione, a carico di Asp, Aziende ospedaliere e Regione, non dei Comuni».

«Quanto al presunto fallimento della gestione della campagna vaccinale tramite la piattaforma online – conclude la Protezione civile –, è opportuno precisare che l’introduzione del nuovo sistema per le prenotazioni ha, invece, determinato un incremento della capacità di somministrazione in tutta la Calabria».