5 Dicembre 2015
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VILLAPIANA (CS) – PULMINO CONTRO FURGONE SULLA 106, DIECI FERITI
A bordo braccianti diretti al lavoro in Puglia
di REDAZIONE
VILLAPIANA (CS) – 5 DICEMBRE 2015 – A distanza di 24 ore circa dalla morte di Andrea Battaglia, ventiduesima vittima della famigerata “strada della morte” a 75 anni in un incidente avvenuto a Santa Caterina dello Jonio in provincia di Catanzaro ieri si è verificato l’ennesimo terribile scontro sulla S.S.106 in provincia di Cosenza.
Ne da notizia l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”. Un autocarro ha invaso la corsia opposta ed è entrato in collisione con un Fiat Ducato con all’interno 9 braccianti agricoli.
Nello scontro il Ducato è stato sventrato ed il bilancio è di ben 10 feriti, tra i quali due versano in condizioni decisamente gravi. Per fortuna pare che nessuno di loro ha perso la vita anche se, data la dinamica, sarebbe potuto accadere il peggio. Sul luogo dell’incidente, in località Pantano nel territorio del comune di Villapiana, per fortuna è stato immediato e provvidenziale l’intervento delle forze dell’ordine e dei soccorsi sanitari.
L’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106” non intende assolutamente commentare il vergognoso silenzio che tutta la carta stampata calabrese ha destinato e destina ai nostri comunicati mai presenti nelle prime pagine regionali. Ciò serve, tuttavia, ad evidenziare quanto anche l’informazione, in Calabria, sia relegata ad una sudditanza politica e non solo che non aiuta la nostra regione a crescere e non permette ai cittadini di potersi elevare attraverso una corretta e libera informazione.
L’Associazione vuole, invece, rimarcare la gravità assoluta di quanto accaduto questa mattina, ribadire che la Strada Statale 106 jonica in Calabria rappresenta la più grande Stage di Stato della storia della Repubblica italiana ed, infine, evidenziare le responsabilità di chi vuole nascondere con il silenzio l’incapacità politica di una intera classe dirigente che in Calabria non riesce e non vuole iniziare ad affrontare e risolvere i problemi legati alla “strada della morte” a partire dall’alto jonio cosentino dove – lo ricordiamo – è stato definitivamente perso un miliardo e mezzo di euro per l’ammodernamento della Sibari – Roseto.