VIOLENZA CONTO LE DONNE, IL CONSOLE PROVINCIALE DI CATANZARO DEI MAESTRI DEL LAVORO: «IL MONDO FACCIA RUMORE»
Giusto Laugelli: “Non siamo di fronte a un’emergenza ma a un fenomeno strutturale”
di REDAZIONE
– VALLEFIORITA (CZ) – 25 NOVEMBRE 2024 – «In questi giorni, come ogni anno, si aggiornano i dati sulla violenza contro le donne nelle sue varie forme: le violenze non hanno età, si trascinano nel tempo dentro e fuori casa.
Denunce che aumentano, denunce ignorate, braccialetti elettronici che non funzionano e stalker liberi: questa spaventosa violazione dei diritti umani è come un iceberg di cui solo la punta è visibile, la parte sommersa, la più grande, la più ignota.
Troppi uomini ancora indossano la maschera crudele del patriarcato e della cultura patronale e si aggrappano a questo residuo ereditario per manifestare e conservare il controllo e il potere in una società in cui le gerarchie no reggono più.
Le donne hanno ceduto e credono nei cambiamenti giuridici e di costume, e prendono atto che il tempo per cambiare la mentalità degli uomini è “infinito”.
Ma tutto ciò vale anche per i recenti e aberranti fatti di cronaca di cui sono protagonisti ragazzi e ragazze molto giovani o addirittura minorenni?
Come mai i giovani della Generazione Z sono come malamente contagiati da delitti così antichi?
Da dove derivano i loro convincimenti?
Ci dicono dell’amore incondizionato e sempre giustificativo dei genitori quale unico e sicuro modello di riferimento che i ragazzi pretendono di trasferire nella relazione di coppia e se non riesce la diffidenza, la gelosia e la paura di essere abbandonati prendono il sopravvento.
Giulia, e ancora un’altra Giulia, e poi Aurora, Sara, Jessica, Eleonora e altre giovanissime donne, ambiziose della loro libertà e di appartenere solo a loro stesse, esuberanti e autonome le cui giovani vite, mentre costruivano il loro posto nel mondo, sono state stroncate da coloro di cui si fidavano, da “fuori di testa” controllori, ossessionati e invidiosi e persi di fronte a un “no”.
La violenza di genere non è un’emergenza, è un fenomeno strutturale, le leggi ci sono ma non basta perché nessun femminicida si è arreso di fronte a esse.
E allora, forse, è il mondo intorno, con tanto lavoro, che deve fare la sua parte: fare rumore».
Lo si legge in una nota che l’avv. Giusto Laugelli, Console Provinciale di Catanzaro dei Maestri del Lavoro, ha diramato dalla sede di Vallefiorita.