28 Maggio 2020
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VIRUS, LA MANO TESA DELLA CARITAS PARROCCHIA DEL CARMINE DI LAMEZIA AI BISOGNOSI
Creato un fondo di solidarietà per consegnare non solo viveri, in aggiunta a quelli donati, ma anche per offrire un aiuto in denaro alle persone disagiate
di Lina LATELLI NUCIFERO
LAMEZIA TERME (CZ) – 28 MAGGIO 2020 – In questo tempo del Covid-19 la Caritas della Parrocchia della Beata Vergine del Carmine di Lamezia Terme sta lavorando senza sosta e con passione in favore delle famiglie più bisognose della Comunità.
Le responsabili del Gruppo Caritas Marisa Amantea, Maria Antonietta D’Onofrio, Luciana Malvezzi, Tilde Belvedere e Rosa Argiento, con la presenza e la disponibilità dei parroci don Gigi Iuliano, don Pino Latelli e il vice don Francesco Bellomo, svolgono una preziosa attività di individuazione e ascolto delle famiglie in situazioni economiche particolarmente fragili purtroppo presenti nel territorio parrocchiano.
Tante sono state le richieste di aiuto pervenute alla Caritas, tante le famiglie che non riuscivano a soddisfare nemmeno i bisogni primari in quanto alle vecchie povertà se ne sono aggiunte altre dovute alla chiusura di attività o alla perdita del lavoro che, seppur precario o sottopagato, permetteva loro di vivere alla giornata.
Il Gruppo Caritas parrocchiale, grazie anche alla generosità di molti parrocchiani, ha risposto a queste urgenze creando un fondo di solidarietà per consegnare non solo viveri, in aggiunta a quelli donati dalla Caritas diocesana, ma anche per offrire un aiuto in denaro alle persone disagiate.
D’altronde si verifica nella comunità del Carmine quello che sta succedendo in tutta Italia: perdita di lavoro, chiusura di esercizi commerciali, paura di ammalarsi o di non poter sopravvivere economicamente dopo la pandemia.
In questa fase di emergenza è servito molto avere una conoscenza diretta del territorio per dare aiuti mirati, per ascoltare, per affiancare e sostenere con empatia chi, in questo particolare periodo, ha perduto anche le poche sicurezze che aveva prima della pandemia.
I parroci, i membri della Caritas e tanti parrocchiani hanno messo a disposizione il proprio poco (in termini di denaro, di tempo e di risorse) proprio come riporta il Vangelo nella moltiplicazione del pani e dei pesci con la certezza che il Signore moltiplicherà “il poco” raccolto per sfamare i molti che ne hanno bisogno.
Non è certamente sufficiente quello che fa la Caritas parrocchiale in quanto è una goccia di acqua nell’oceano, ma lo fa guidata dagli insegnamenti di Santa Madre Teresa di Calcutta che affermava che “se non ci fosse quella goccia, all’oceano mancherebbe”.