10 Marzo 2021
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VIRUS, RICONVERTITO IN CENTRO VACCINALE OSPEDALE ESERCITO COSENZA
Nell’assetto campale sono presenti 3 medici e 8 infermieri militari, un totale di sei box vaccinali più uno per la vaccinazione protetta, necessaria per i casi di persone con particolari allergie
di REDAZIONE
COSENZA – 10 MARZO 2021 – È stato riconvertito in centro vaccinale, l’ospedale dell’Esercito italiano a Vaglio Lise a Cosenza.
La struttura, operativa da ieri e che sarà in funzione dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20, è dotata di un’area dedicata alla somministrazione dei vaccini nel rispetto delle norme sul distanziamento fisico e con uno spazio di attesa dove sostare per il periodo di osservazione (15 minuti) post vaccino.
Nell’assetto campale sono presenti 3 medici e 8 infermieri militari, un totale di sei box vaccinali più uno per la vaccinazione protetta, necessaria per i casi di persone con particolari allergie. “Partiamo con 250 vaccinazioni al giorno – ha spiegato il colonnello Francesco Rizzo – che saranno implementate grazie al supporto della sanità civile fino a 500”.
I centri vaccinali in provincia sono circa una settantina e a questi si aggiungono quelli di Cosenza. “I vaccini – ha dichiarato il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale Vincenzo La Regina- ci sono e rassicuriamo tutti i cittadini cosentini”.
“Si tratta di un piano unico – ha detto Isabella Mastrobuono, commissaria dell’Ao di Cosenza – delle vaccinazioni che prevede la collaborazione di Asp e Ao che si organizzeranno in modo da potenziare questa struttura”.
“Le dosi di vaccino che vengono inoculate – ha detto il presidente ff Antonino Spirlì che ha visitato l’ospedale da campo dell’Esercito a Cosenza – sono già aumentate, soprattutto negli ultimi giorni.
Abbiamo avuto delle difficoltà ed è inutile negarlo, ma oggi si entra a regime grazie anche al lavoro dell’Esercito. La riconversione di questo luogo ci consente di ottimizzare al massimo le forze e avviare al meglio la campagna di vaccinazione”.
“I vaccini ci sono – ha aggiunto Spirlì- basta richiederli per tempo e non ci sarà nessuna carenza. Riusciremo ad azzerare questo ritardo che si è verificato.
Non c’è una corsa a chi è più bravo, ma a tutelare la salute delle persone “.